I 70 anni della Ferrari
I festeggiamenti per i 70 anni della Ferrari sono partiti a Maranello per approdare a Londra, nel nuovo Design Museum. Dal 14 novembre al 15 aprile 2018 il museo guidato da Deyan Sudjic ospita Under The Skin, una retrospettiva che esplora la storia e il design del Cavallino Rampante, a partire dalla prima vettura presentata nel 1947: la 125 S.
L’esposizione raccoglie materiali rari provenienti da collezioni private per un allestimento unico nel suo genere nonché il primo al di fuori del Museo Ferrari di Maranello. Under the Skin sbircia dietro le quinte dell’universo del design dell’auto, mostrando l’evoluzione del rapporto tra forma e funzione, e proponendo un’incursione a 360 gradi tra modelli, disegni, lettere personali e memorabilia, accanto ad alcune delle più famose vetture da strada e da gara.
La mostra esplora anche il rapporto tra Ferrari e alcuni dei sui clienti più blasonati raccogliendo appunti di Miles Davis e diapositive di attori a bordo delle loro vetture: Clint Eastwood e Sammy Davis Jr, Brigitte Bardot e Peter Sellers. I modelli in mostra sono numerosi e, tra gli altri, spicca una 250 GT Cabriolet del 1957 di Peter Collins, uno dei piloti britannici più famosi di sempre. Così come una F40 del 1988 del batterista dei Pink Floyd Nick Mason e una 166 MM del 1950 appartenuta a Gianni Agnelli. Non mancano poi i caschi indossati da piloti del calibro di Alberto Ascari, Mike Hawthorn, Michael Schumacher e Kimi Räikkönen.
L’evoluzione del design delle auto da corsa è rappresentata attraverso la Ferrari 500 F2 del 1952, modello con cui Alberto Ascari si aggiudicò il campionato di Formula 1 nel 1952 e nel 1953, e la Ferrari F1-2000 di Michael Schumacher. Mentre il design contemporaneo è rappresentatno da LaFerrari Aperta di Gordon Ramsay, ovvero il modello più sofisticato dal punto di vista tecnologico, un veicolo ibrido che rappresenta la continua sperimentazione dell’azienda.
Spiega Sir Terence Conran, fondatore del Design Museum: «Ferrari è diventato un simbolo mondiale del successo nel campo progettazione. La storia dell’azienda è una delle più importanti avventure dell’era industriale e io sono felice di poterla raccontarla. La cosa interessante è aver potuto mostrare il dietro le quinte, le dinamiche e il rapporto tra ingegneria, produzione e design».