100 talenti del mondo del progetto
Icon Design 100 è un progetto collaterale di mappatura e selezione internazionale, affidato a sette giurati d’eccezione, che sono loro stessi testimonianza di diverse aree – e di diverse visioni – del mondo del progetto.
Sette tra curatori, critici e ricercatori sono stati invitati a esprimersi su dieci categorie – Architecture, Art, Furniture, Interior, Visual Communication, Food, Mobility, High Tech & Innovation, Fashion e Thinking – individuando i protagonisti del 2018 (e il loro lavoro) che faranno tendenza nel 2019: conferme e scelte non scontate, grandi maestri, influencer e giovani scommesse. Per scoprire che il mondo del progetto sta costruendo territori ma anche strategie; il furniture è campo di sperimentazione di forme, materiali e filosofie; il food system è spettacolo, ma anche gesto politico; il movimento di dati, persone e idee diventa una lente per decifrare i cambiamenti della società; le soluzioni del domani sono racchiuse nei gesti di chi oggi si batte per l’ambiente, la parità di genere e la tecnologia responsabile.
Perché Icon Design 100 non è una classifica, ma una riflessione libera sul panorama contemporaneo del design, e non solo. Un invito a guardare con curiosità ai protagonisti che stupiscono, significano e fanno riflettere sul nostro presente e su un futuro che sarà influenzato (anche) da loro, nella fabbrica globale delle idee.
The Jury
Sette esperti d’eccezione, sette diverse esperienze (e visioni) del mondo del progetto. EN Seven outstanding experts, seven different experiences (and concepts) of the world of design.
ALEXANDRA DAISY GINSBERG - Artist & researcher
I suoi lavori esplorano i valori umani che danno valore a progetto, scienza, tecnologia, natura; ha dedicato 10 anni all’analisi del rapporto tra design e materia vivente. È autrice di Synthetic Aesthetics: Investigating Synthetic Biology’s Designs on Nature (MIT Press, 2014); tiene lecture e mostre nel mondo (MoMA, Moscow Art Biennale, tra gli altri) e le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private.
DIDIER FIÚZA FAUSTINO - Architect & artist
I suoi progetti di architettura e arte indagano il rapporto tra corpo e contesto. Con un approccio multidisciplinare e sperimentale, dal 1995 spazia dall’installazione alle costruzioni mobili, dalla visual art alla creazione di spazi multisensoriali; attualmente sta realizzando edifici e allestimenti in Belgio, Messico, Francia. Ha insegnato alla AA School di Londra e diretto la rivista CREE nel 2015-16.
JANE WITHERS - Design consultant, curator & writer
Curatrice di mostre di architettura e design in istituzioni internazionali (tra le quali Royal Academy of Arts e V&A Museum) e del Water Futures Research Program presso l’A/D/O di NY. Il suo studio londinese di design consulting segue brand in tutto il mondo e collabora con organizzazioni che si occupano di temi legati all’ambiente e alle strategie di cambiamento.
MARCO SAMMICHELI - Curator & editor
È a capo dell’ufficio relazioni internazionali della Triennale di Milano che coordina le partecipazioni nazionali della XXII esposizione Broken Nature. Design takes on human survival. Ha ricoperto ruoli progettuali, editoriali e curatoriali per istituzioni culturali, di design e di business editoriale. È autore di libri e ha scritto per Wallpaper*, Vogue Italia, Il Sole 24 Ore, Abitare e altre testate internazionali. È socio fondatore di Mostro, festival di arti grafiche.
ARIC CHEN - Curator M+ museum, & design critic
Dal 2012 è curatore di design e architettura presso il museo M+ di Hong Kong, dove si è occupato della collezione permanente e della programmazione che copre il XX e XXI secolo. Ha ricevuto la nomina di direttore curatoriale di Design Miami/ per il 2019. È stato Direttore creativo di Beijing Design Week (2011-2012) e critico indipendente di design per pubblicazioni internazionali.
ANNA PUIGJANER BARBERÁ - Architect, researcher & editor
Co-fondatrice di MAIO, studio di architettura che lavora su sistemi flessibili attraverso nozioni come “effimero” e “variazione” che permettono di mettere in pratica pensieri teorici. Attualmente insegna al Columbia GSAPP. Ha tenuto conferenze al MoMA, Barbican Center, UC Berkeley, Yale School of Architecture e Piet Zwart Institute ed è stata premiata con il Wheelwright Prize 2016, Harvard GSD.
ANNALISA ROSSO - Editor-in-chief Icon Design
Scrittrice, curatrice indipendente e co-fondatore di Mr.Lawrence, studio di consulting design. Di stanza a Milano, ha scritto e prodotto storie per le principali riviste di design internazionali e ha contribuito al lancio di progetti editoriali come il nuovo sito web Domus disegnato da Mark Porter. Ha curato mostre di design in Italia e all’estero e ha partecipato come guest lecturer a numerosi eventi, tra cui il Design Canberra Festival e il Salone del Mobile.Milano Shanghai.
Architecture
ll progetto e le sue manifestazioni: dalle visioni realizzate alle strategie per il futuro.
FRANCESCO DAL CO - Italia
Dieci progettisti internazionali per altrettante interpretazioni della cappella come “luogo di orientamento, incontro, meditazione e saluto” (Gunnar Asplund). Il Padiglione diffuso della Santa Sede, Vatican Chapels, al debutto alla Biennale di Architettura di Venezia con la curatela di Francesco Dal Co, ha sublimato architettura e spiritualità in un percorso metaforico e redentivo tra piccole, inedite e curate opere.
OPEN - Cina
Dopo 10 anni di lavoro insieme, Li Hu e Huang Wenjing non hanno perso la fiducia nel potere rivoluzionario dell’architettura. In attesa del completamento del Tank Shanghai (progetto che converte un sito industriale in un art park) sono stati inaugurati gli spazi del Dune Art Museum: edificio di cemento bianco lavorato a mano, scavato sotto le dune di Qinhuangdao.
ARCTIC DESIGN GROUP - Stati Uniti
Leena Cho e Matthew Jull, studiosi dell’Artide, hanno avviato all’University of Virginia School of Architecture un lab di ricerca sulla resilienza di città e ambiente del polo nord. Lo scopo: studiare la struttura di questo ecosistema estremo, individuarne le trasformazioni climatiche ed elaborare strategie universali di permanenza a lungo termine.
OOZE - Paesi Bassi
Intrecciando architettura, pianificazione e arte, il team guidato da Eva Pfannes e Sylvain Hartenberg promuove una progettazione responsabile, risultato di un pensiero olistico, strategico e concreto. Ne è un esempio la proposta City of 1,000 Tanks per la città indiana di Chennai, minacciata da inondazioni frequenti, siccità e inquinamento: un sistema integrato e dinamico di canali e serbatoi per depurare e fornire risorse durante tutto l’anno.
JUNYA ISHIGAMI - Giappone
La Fondation Cartier pour l’Art Contemporain dedica la sua prima monografica di architettura al talento di un poeta del progetto. Nelle sale, modelli in grande scala, collage, video e disegni di 20 tra le più emblematiche e significative realizzazioni di Junya Ishigami illustrano il lavoro dell’architetto giapponese, frutto di una ricerca appassionata, personale e libera sul rapporto tra natura e costruzione, tecnica e sogno.
KENGO KUMA - Giappone
Primo satellite dell’istituzione londinese, primo museo di design della Scozia, e anche primo progetto UK per il maestro giapponese Kengo Kuma, che smaterializza le facciate dei volumi irregolari del Victoria & Albert Dundee rivestendole di 2.500 barre di pietra grezza prefabbricata. Un omaggio alla conformazione delle meravigliose scogliere scozzesi e, per la città, una preziosa occasione per promuovere la trasformazione del suo waterfront.
FINN WILLIAMS / PUBLIC PRACTICE - Gran Bretagna
Come progettare le abitazioni in contesti ad alta densità? E gestire le aree fluviali per incentivare l’uso pubblico? Sono alcune delle tematiche al centro dei progetti di ricerca che Public Practice – impresa sociale non profit co-fondata da Finn Williams e Pooja Agrawal – ha condotto nel 2018, mettendo a disposizione delle autorità pubbliche esperti di pianificazione, puntando sulla condivisione della conoscenza e la produzione di soluzioni pragmatiche alle sfide quotidiane fronteggiate dai governi territoriali
HENNING LARSEN - Danimarca
Henning Larsen, progettista di The Wave morto prematuramente, sarebbe orgoglioso di vederne oggi le 5 torri svettanti sul fiordo di Vejle. Dopo un cantiere durato oltre una decade, l’edificio di 100 appartamenti, con il suo morbido profilo tra acqua e cielo, può oggi affermare la sua identità di landmark dell’intera baia. E diventare il simbolo di una visione diventata realtà.
XU TIANTIAN - Cina
Con la sua strategia di “agopuntura architettonica” la fondatrice dello studio pechinese DnA_Design and Architecture sta firmando il cambiamento della contea rurale di Songyang – e riscattando il talento delle (poche) progettiste cinesi. Il suo programma di puntuali e multifunzionali interventi low-budget sul territorio mira a riattivare una regione della Cina segnata da migrazioni interne e povertà, coinvolgendo maestranze locali e abitanti e riportando alla luce (in modo esemplare) complessità e bellezza del patrimonio culturale dei villaggi.
ÁLVARO SIZA + CARLOS CASTANHEIRA - Portogallo
Un nuovo saggio di rigore e raffinatezza dei due progettisti portoghesi. La copertura dell’Art Pavilion è una piastra aperta alla vista dei boschi del Gyeongsang (Corea del Sud); lo spazio interno, invece, è intimo, notturno, carico di una drammaticità solo in alcuni punti sapientemente interrotta da piccole asole di luce naturale.
ARCHI-OPENING 2018
Tre nuovi edifici dedicati al lavoro e alla condivisione del sapere. Di tre firme internazionali.
STEVEN HOLL
Institute for Contemporary Art, Richmond. Ardito esempio di centro universitario polifunzionale.
OMA
Qatar National Library, Doha. Oltre un milione di libri in uno spazio per la ricerca e l’incontro.
JEAN NOUVEL
La Marseillaise. La nuova torre per uffici, dalla facciata in cemento colorato, nel sito Euroméditerranée.
Fashion
Stile, ricerca e tendenze nei progetti di moda, anche fuori dalle passerelle.
PIERPAOLO PICCIOLI - Italia
Non una semplice collezione, ma un tableau
vivant di donne dal sapore medievale, vestite con coloratissimi tessuti in nylon imbottiti. L’autore di questi quadri contemporanei è Pierpaolo Piccioli, Direttore creativo di Valentino, che ha prestato la sua capacità di saper scegliere e mescolare tinte sature a linee essenziali per Moncler Genius.
ARTHUR ARBESSER - Austria
Da quando ha lasciato la maison Armani, le sue sfilate sono diventate imperdibili, Fay l’ha chiamato per disegnare le nuove collezioni e, non da ultimo, ha debuttato come costume designer. I suoi abiti, leggerissimi e dai colori pastello, hanno accompagnato il valzer dell’abituale Concerto di Capodanno della Filarmonica di Vienna.
DOM SEBASTIAN - Gran Bretagna
Senza paura di sperimentare negli eccessi di colore, nella costruzione di immagini “crude” e racconti malinconici, il lavoro di Dom Sebastian riassume lo zeitgeist di una generazione che non vede l’ora di urlare la propria presenza. La sua collezione Gel Futures è un tripudio di siliconi, termoplastiche e schiume poliuretaniche: scarpe, maglie e oggetti futuristici capaci di raccontare un universo alternativo.
FROUKE BRUINSMA - Olanda
La fondatrice del Dipartimento di Corporate Responsibility di G-STAR, da 14 anni crea progetti di sviluppo sociale e sostenibile nei paesi produttori di jeans. L’ultimo (riuscito) è Elwood RFTPi: una capsule collection in denim realizzata in cotone organico, colorato con il 70% in meno di prodotti chimici e con tecniche di lavaggio che riutilizzano il 98% dell’acqua. Ad approvarlo anche il Cradle to Cradle Products Innovation Institute.
ZOWIE BROACH - Gran Bretagna
Il dipartimento Fashion del RCA, capitanato da Zowie Broach, celebra con una sfilata la fine dei corsi, lasciando emergere il punto di vista di una generazione capace di smantellare le infrastrutture della moda. L’ultimo show, A Walk Without a Catwalk mette in scena una vera festa, fisica e sensoriale, delineando una separazione dalla passerella tradizionale.
ANNA BLESSMANN - Germania
Il sottotitolo di A_PLAN_APPLICATION è “un guardaroba per operatori culturali”. A disegnare e pensare questa nuova label di moda è l’artista Anna Blessmann che, con l’aiuto di Peter Saville e Virgil Abloh, ha usato se stessa come musa e modella per costruire una serie di abiti essenziali che rifuggono le tendenze del fast fashion, evitando loghi, motivi o stampe.
CABINET - Italia
Trench, cappotto, giacca, pantalone, camicia, canottiera, calzini e scarpe, sono questi i soli indumenti necessari, uomo o donna che sia. Nessuna tendenza, nessuna stagionalità, pochi pezzi ma fondamentali. Ecco le linee guida di Cabinet, brand “atipico” fondato da Rossana Passalacqua
e Francesco Valtolina. La prima collezione utilizza solo capi in Pantone 445C. Per scoprire il prossimo colore non resta che seguire la campagna visiva che celebra una working class scomparsa.
H&M - Svezia
“Fast fashion sostenibile” sembra un ossimoro, eppure la nota catena svedese ha appena lanciato la campagna Take Care per sensibilizzare i consumatori a far durare più a lungo i capi acquistati. Il corner pilota, aperto ad Amburgo, offre un servizio di riparazione, assistenza e vendita di prodotti che fanno bene all’ambiente e ai tessuti.
LIL MIQUELA - Brasile
Nome di battesimo Miquela Sousa, meglio conosciuta su Instagram come @lilmiquela. Ogni giorno pubblica foto di outfit, pranzi con gli amici e selfie con altre influencer. Cosa la differenzia dalle altre it-girl? Essere una creazione totalmente digitale. A metà tra un esperimento sociale e un progetto artistico, la fashion influencer brasiliana ha ormai raggiunto più di 1 milione di follower.
DIET PRADA - Stati Uniti
Dai post che prendono in giro la “grande rivoluzione” di Celine (l’eliminazione dell’accento dalla é) fino allo scandalo orientale di Dolce & Gabbana, il blog e account Instagram Diet Prada è diventato ormai un punto di riferimento per tutto ciò che avviene (nel bene e nel male) nel “magico” mondo del fashion system. I loro gadget, dai cappellini Diét Prada alle magliette, sono un must have!
COLLABORATIONS
L’alta moda, l’arte e il design alla portata di tutti grazie a brillanti cooperazioni.
YOOX × SOZZANI
Il guardaroba di Franca Sozzani è disponibile online, e i proventi andranno tutti in beneficenza.
CK × ANDY WARHOL
Le opere dell’icona della pop art saranno stampate (e divul- gate) sugli abiti di Calvin Klein.
HAY × IKEA
Andati subito a ruba, gli arredi dei colossi nordici sono ormai un feticcio da collezione.
Thinking
Dal rispetto dell’ambiente al divario di genere, il pensiero si fa lotta.
GRETA THUNBERG - Svezia
È la sedicenne attivista svedese che ha smosso
le coscienze dei leader politici, smascherando superficialità e alibi con il più potente degli slogan: la verità. I suoi scioperi scolastici, per chiedere azioni concrete nella lotta ai cambiamenti climatici, hanno ispirato studenti di tutto il mondo, ora uniti nel movimento #Fridaysforfuture.
LABICS - Italia
Un concorso di progettazione (restauro e addizione a Palazzo dei Diamanti a Ferrara), un vincitore (lo studio romano di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori) e un dibattito pubblico (ancora vivo) sui temi della tutela del territorio e le normative di intervento. E sul significato dell’architettura, espressione della cultura del Paese.
NATHANIEL RICH - Stati Uniti
Su fondo nero campeggia una scritta bianca “Trenta anni fa, avremmo potuto salvare il pianeta”. È la copertina del numero di agosto del New York Times (anche in versione online) dedicato alla ricerca di Nathaniel Rich sulla decade durante la quale si iniziarono a comprendere cause e pericoli del cambiamento climatico, per poi decidere di non fare nulla.
JANE GOODALL - Gran Bretagna
È icona dell’attivismo ambientalista la primatologa ed etologa inglese che ha dedicato l’intera esistenza alla ricerca sugli scimpanzé e alla salvaguardia della vita di animali, popolazioni locali e del loro ambiente. Il suo coraggio e l’intelligenza hanno veicolato un messaggio di educazione interculturale e rispetto per la natura e per tutti gli abitanti del pianeta. E ora a gran voce scienziati e conservazionisti ne invocano il diritto al Nobel per la Pace 2019.
CHILDISH GAMBINO - Stati Uniti
Appena This is America ha debuttato, il mondo si è fermato per un attimo. In un clima dove armi, discriminazioni e soprusi sembrano farla da padrona, il videoclip diretto, scritto e cantato dall’eclettico attore Donald Glover, in arte Childish Gambino è stata una vera doccia fredda che ci ha fatto risvegliare dal torpore dell’indifferenza.
EREZ NEVI PANA - Israele
La conversione al veganesimo lo ha spinto a progettare con materiali naturali, etici e pacifici (come i semi, il sale marino, i bozzoli di seta “abbandonati”), preferibilmente di scarto e provenienti dal suo amato paese, l’Israele. C’è qualcosa di poetico, emozionale, quasi religioso nel design di Erez Nevi Pana, che incanta per energia e istintività. E non può non far riflettere.
LIBBY SELLERS - Gran Bretagna
I divari retributivi e le discriminazioni di genere non risparmiano il mondo del progetto. La curatrice e (ex)gallerista Libby Sellers, attraverso il racconto del lavoro di progettiste che si sono battute durante gli anni, raccolto nel libro Women Design, incoraggia architette, designer, curatrici a non abbandonare la propria strada, nonostante tutto.
MICHELLE OBAMA - Stati Uniti
L’ex First Lady è un modelloda seguire sotto ogni punto di vista. Anche dello stile. Alla presentazione del suo libro Becoming: La mia storia ha parlato di politica e “empowerment” femminile, in un total look Balenciaga che ha stupito tutti.
ELLEN DEGENERES - Stati Uniti
Per il sessantesimo compleanno della presentatrice e stand-up comedian Ellen DeGeneres, la compagna di sempre, Portia de Rossi le ha regalato The Ellen DeGeneres Wildlife Fund. Un fondo creato con l’obiettivo di salvaguardare le specie animali a rischio d’estinzione e che continua il lavoro della scienziata Dian Fossey (eroina di Ellen). Un regalo perfettamente riuscito per un personaggio che da sempre si batte per le minoranze di ogni genere, umano e animale.
JAMES BRIDLE - Gran Bretagna
Artista, scrittore e tecnologo, Bridle è noto per la sua visione lucidissima della tecnologia. I suoi lavori multisciplinari evidenziano i limiti, gli errori e i rischi di un’innovazione ineludibile (ma spesso lontana dalla verità complessa e frammentata della realtà) promuovendo la conoscenza come antidoto contro la fine. Leggere (il suo ultimo libro) per credere.
TO FOLLOW
Gli account Instagram da tene-re d’occhio. Tra critica (semi) seria, parodia e design biz.
CONFORMI_ - Davide Trabucco lavora sull’immaginario visivo collettivo in- trecciando progetto, arte, storia.
DIETER_RAMSCH - Per ironizzare su ossessioni, convinzioni e (falsi) miti del mondo (troppo serio?) del design.
TWIN_PIX - Tra passato e presente, l’inven- tario della copia nel mondo del design è made in France.
PHOTOBOOK
Quando la fotografia riesce a svelare trucchi, inventare storie o semplicemente documentare.
DISAPPEARING OBJECTS di Louis De Belle, testo di Jordan Hruska, edito da Bruno.
FEROX. THE FORGOTTEN ARCHIVES di Nicolas Polli, distribuito Skinnerboox.
SALENTO MODERNO a cura di Davide Giannella, Massimo Torrigiani, Matteo Poli, edito da Humboldt books.
Furniture
Nuovi materiali, forme inedite, filosofie totalizzanti. Sperimentare è la parola d’ordine.
Dopo gli studi alla Willem de Kooning Academy, Marten van Middelkoop e Joost Dingemans si sono concentrati nello sviluppo di un progetto che rispetta l’ambiente. Plasticiet è un materiale da costruzione realizzato a partire dagli scarti di lavorazione della plastica. Rivisitando tecnica ed estetica del terrazzo alla veneziana, piccoli pezzi colorati sono mescolati
DINGEMANS, VAN MIDDELKOOP - Paesi Bassi
Dopo gli studi alla Willem de Kooning Academy, Marten van Middelkoop e Joost Dingemans si sono concentrati nello sviluppo di un progetto che rispetta l’ambiente. Plasticiet è un materiale da costruzione realizzato a partire dagli scarti di lavorazione della plastica. Rivisitando tecnica ed estetica del terrazzo alla veneziana, piccoli pezzi colorati sono mescolati in un amalgama che, una volta indurito, assume le caratteristiche di una pietra naturale.
KLEMENS SCHILLINGER - Austria
Product e furniture designer, è stato premiato con il primo Swarovski Award for Excellence in Austrian Design alla Vienna Design Week per i suoi oggetti intelligenti, ironici, intuitivi e DIY. Come la Channel Chair, che reinterpreta la tradizionale sedia viennese mixando compensato e profili a U di alluminio.
FRANCESCO FACCIN - Italia
Nel suo design c’è disciplina, istinto, onestà; l’afflato dei maestri, l’etica della regola, il fascino per l’arte e la scienza, la cura artigiana e la critica tecnologica. I suoi lavori contraggono passato e presente in forme curate e assolute. Come 4Gambe: sistema modulare di tavoli con gambe e piani intercambiabili grazie a un semplice incastro.
KLEMENS SCHILLINGER - Austria
Product e furniture designer, è stato premiato con il primo Swarovski Award for Excellence in Austrian Design alla Vienna Design Week per i suoi oggetti intelligenti, ironici, intuitivi e DIY. Come la Channel Chair, che reinterpreta la tradizionale sedia viennese mixando compensato e profili a U di alluminio.
SHAHAR LIVNE - Israele
Tra filosofia, avvenirismo e scienza, la ricerca della conceptual material designer israeliana, di stanza a Eindhoven, si concentra sul rapporto tra sostanza e natura: se il presente porta, stratificate, le conseguenze di un passato che ha ferito il pianeta, il futuro diventa il risultato delle decisioni di oggi. E invita subito a familiarizzare con nuove forme di Metamorfismo di plastica e rifiuti solidi, materiali di progettazione del domani.
ADAM NATHANIEL FURMAN - Gran Bretagna
L’obelisco è sinonimo di una civiltà passata, ma l’artista e designer Adam Nathaniel Furman l’ha trasformato in monumento contemporaneo, mixando allegorie del Rinascimento fiammingo, cineserie e stampe thailandesi monocromatiche a riferimenti al design radicale e alla cultura Pop. Lumalisk è stato installato in uno dei crocevia della Biennale Interieur di Kortrijk: una scultura estraniante, in un paesaggio fittizio.
ROBERTO SIRONI - Italia
Tra tempo presente e passato (o meglio perduto) si incunea il progetto Ruins di Roberto Sironi per la Carwan Gallery. Un insieme di rovine contemporanee post-industriali – travi a T ed elementi reticolari – trattate come preziosi gioielli in bronzo fuso, sono assemblate con forme archetipiche di civiltà orientali e lontane, prodotte in marmo artificiale di Rima, deliberatamente decostruite e ricostruite a formare una collezione di arredi capace di azzerare distanze geografiche e temporali.
LANZAVECCHIA + WAI - Italia, Singapore
La storia di Narciso che si riflette in una pozzanghera è nota a tutti. La stessa irregolarità dell’improvvisato specchio del personaggio della mitologia greca la ritroviamo nelle linee smussate e morbide di Pebble. Il vanity desk in pelle progettato da Lanzavecchia + Wai per Living Divani prende ispirazione proprio dalle forme organiche delle pietre consumate dall’acqua di un fiume.
FERNANDO LAPOSSE - Messico
Consumo globalizzato e impatto locale delle politiche produttive di sfruttamento e omologazione. I temi di studio di Laposse diventano un’installazione di superfici in fibra grezza di agave che riattualizzano una lavorazione Maya dando alle comunità nuovo stimolo all’impiego e attivando un circolo virtuoso dalla raccolta allo smaltimento.
PHILIPPE MALOUIN - Canada
Il designer di origini canadesi, ormai “british” d’adozione, sul suo seguitissimo account instagram (circa 20mila follower), lancia la sua ultima fatica, la Line Lamp, con la didascalia: «La mia nuova lampada da tavolo per il marchio cinese ZaoZuo è uscita oggi. Ha una base robusta con porta usb per la ricarica, direzione e altezza regolabili, e costa solo 399¥». All’incirca 50 euro. È proprio vero che il buon design, essenziale e funzionale, può essere davvero alla portata di tutti.
ZAVEN - Italia
Ci sono arte, ricerca formale e curiosità antropologica nel design di Enrica Cavarzan e Marco Zavagno. I loro progetti – potenziali, non-(de)finiti – sono esperimenti aperti a infiniti usi, interpretazioni e interazioni con lo spazio. Come Piccoli Oggetti Possibili: 5 colorate ed ermetiche “cose” da scoprire e scegliere.
2019 ANNIVERSARIES
Una mostra, una visione, un feticcio. Tre compleanni per celebrare il passato che è – ancora – oggi.
GAME BOY
La console portatile che ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi compie 30 anni.
OLIVETTI IN PARIS
50 anni della mostra Olivetti Formes et recherche, curata da Gae Aulenti al Musée des Arts Décoratifs.
BAUHAUS
Si festeggiano i 100 anni della scuola fondata da Walter Gropius a Weimar.
Food
Dall’art show all’alta cucina, alla tavola responsabile. Il cibo diventa progetto.
STUDIO H - Sudafrica
Ogni goccia conta. E allora perché non impiegare l’acqua del mare in agricoltura e imparare a cucinare con i rubinetti chiusi? Questo è il concept di S/Zout, l’ambizioso progetto che lo studio multidisciplinare di design guidato da Hannerie Visser ha avviato nel 2017 partendo da una ricerca di Salt Farm Texel. Lo scorso anno è stato portato a tavola con una serie di “cene a secco” e piatti realizzati con latte di cammello, uova di ostrica, anelli dolci di carota e materie prime coltivate con acqua salata.
BJÖRN STEINAR, JOHANNA SEELEMANN - Islanda, Germania
Un progetto di ricerca ongoing che, evidenziando gli effetti legati all’esigenza di non stagionalità e reperibilità dei beni, invita a ripensare il concetto di “made in”. Come? Ripercorrendo il viaggio di una banana dall’Ecuador all’Islanda: 11.000 km in 21 giorni su una nave cargo attraverso 33 mani diverse.
DINARA KASKO - Ucraina
Si definisce un’“architectural pastry chef” la progettista ucraina che ha consacrato alla pasticceria la sua creatività. Unendo competenze nella modellazione digitale e nel lavoro in scala e passione per la cucina, realizza capolavori di glasse golose e creme al burro con forme in silicone stampate in 3D. E l’apparenza non inganna.
IMPOSSIBLE FOOD - Stati Uniti
Impossibile non conoscere il loro Burger. L’azienda californiana, fondata dal biochimico Patrick O. Brown, produce con ingredienti vegetali (e ricavando dalle piante la proteina heme) carni e latticini che garantiscono gli stessi benefici nutrizionali, estetica e soddisfazione al palato ma meno danni per salute e ambiente. Il 2018 è stato l’anno della consacrazione, con la diffusione in 5000 ristoranti nel mondo e il debutto in Asia.
FOOD FOR SOUL - Italia
Procede instancabile l’impegno della Onlus fondata dal pluristellato chef Massimo Bottura, che ha aperto a Parigi il sesto Refettorio in collaborazione con il ristorante Foyer de la Madeleine. Un progetto culturale che coinvolge cuochi, partner, artisti e progettisti e offre a chi ha bisogno pasti realizzati con ingredienti provenienti da surplus alimentare. Per combattere lo spreco e sensibilizzare le coscienze sul tema dell’isolamento sociale attraverso il cibo, nutrimento (anche) per l’anima.
ROBERT DEVEREUX - Gran Bretagna
È del principe dell’entertainment Robert Devereux (Executive Chairman del The Conduit board, già founding partner di The Virgin Group), di Rowan Finnegan, Nicholas Hamilton e Paul van Zyl l’idea di un members club etico. The Conduit London raccoglie una community di professionisti provenienti dal mondo del business, della creatività e del non profit favorendo il confronto sui temi più sensibili della società contemporanea, in uno spazio che unisce design scandinavo e artigianato africano e britannico, materiali naturali e tecnologie sostenibili.
A PLASTIC PLANET - Gran Bretagna
Frederikke Magnussen e Siân Sutherland difendono un’ovvia verità: perché conservare generi deperibili in un materiale indistruttibile, che sta minacciando la salute di mari, terra e uomo? Grazie alla loro campagna, le prime Plastic Free Aisle di prodotti con packaging compostabile sono apparse nei negozi Ekoplaza di Amsterdam e Thornton’s Budgens di Londra. E promettono che è solo l’inizio.
JULIA SCHWARZ - Austria
I (sottovalutati) licheni cibo sostenibile del futuro? Li porta in tavola Julia Schwarz, industrial designer diplomata presso l’University of Applied Arts Vienna. Il suo progetto di tesi, Unseen Edible, ne analizza virtù nutrizionali, impieghi e packaging. E se volete subito raccoglierli, una docu-fiction mostra come fare.
DAVIDE MARTELLI, ALESSANDRO LONGHIN - Italia
Il profumo del pane caldo e la schiettezza di un buon bicchiere. Forno Collettivo – un progetto avviato dai due fondatori di The Botanical Club – punta a recuperare i sapori della tradizione e il valore della socializzazione. L’idea è di una bakery metropolitana dedicata all’arte bianca – con una piccola cucina e mescita di vino naturale – dove è possibile anche infornare gli impasti realizzati a casa. Largo a grani antichi ed “evolutivi”, farine biologiche, lievito madre e pagnotte grandi e rassicuranti. Rigorosamente da condividere.
YASMIN SHACKLETON, ROBIN ASHBROOK - Stati Uniti
Sono i produttori di The Final Table, il cooking show di Netflix che premia l’eccellenza globale ai fornelli. In gara 24 chef si misurano con le tradizioni culinarie di 9 paesi, ciascuno rappresentato da celebrity ambassador, food critic e da un mito stellato della cucina, giurato d’eccezione.
FOOD TREND 2019
A tavola? Curiosi e responsabili. Tendenze e nuove filosofie per scegliere e cucinare i nostri cibi.
NATURAL IS BETTER
Aumenta la richiesta di ricette senza additivi, con ingredienti naturali e poco lavorati.
NO WASTE
Via al riciclo di surplus alimentare e al recupero di prodotti rovinati all’esterno ma buoni “dentro”.
CANAPA
Un vero superfood per le sue virtù nutrizionali. Versatile e amata anche dagli chef.
DESIGN FOOD TEMPLE
Per palati gourmet, tre nuovi indirizzi in Europa da gustare (anche con gli occhi).
NOMA 2.0 (COPENHAGEN)
La nuova casa dello chef René Redzepi è un progetto di BIG con interni di Studio David Thulstrup.
PLATO (MILAN)
Il primo ristorante in Italia con menu di superfood è disegnato da CLS architetti.
QUADRI (VENICE)
Philippe Starck firma il restauro della nuova meta di nouvelle cuisine nella Serenissima.
Art
Dall’installazione alla critica (anche sui social), l’arte come mezzo di provocazione.
TOMÁS SARACENO - Argentina
Si entra in una sala buia dove bisogna fare attenzione a districarsi tra architetture/sculture, fragili ed eteree, disegnate da diverse specie di ragni. Si prosegue tra spessi fili di ragnatele, che emettono suoni diversi a ogni vibrazione. Per poi abbandonare l’oscurità e ritrovarsi in uno spazio bianco e luminoso dove ballon aereostatici fluttuano nell’aria. Il Palais de Tokyo ha dato carta bianca a Tomás Saraceno, che ha fatto mostra di sé con On Air.
JAE-EUN CHOI - Corea
È un progetto ambizioso quello proposto nel 2016 dall’artista Jae-Eun Choi, con Shigeru Ban, per la striscia di terra che divide la Corea del Nord e del Sud: proteggere la zona demilitarizzata e riserva ecologica, attraverso interventi di artisti e architetti. Dreaming of Earth è ancora un “sogno”, che sta diventando realtà grazie ai fondi governativi.
IAN CHENG - Stati Uniti / United States
BOB (Bags of Beliefs) sono forme di vita del XXI secolo, intelligenze artificiali che hanno popolato la Serpentine Gallery durante la personale di Ian Cheng. I BOB sono nati, cresciuti e, attraverso uno smartphone, ogni visitatore ne ha condizionato i comportamenti. Come saranno ora?
JERRY SALTZ - Stati Uniti
È uno dei critici d’arte più acclamati e ironici, usa i social con disinvoltura per lanciare continue provocazioni all’attuale presidente degli Stati Uniti. E si vocifera che nel film Velvet Buzzsaw, Jake Gyllenhaal abbia basato il suo personaggio su di lui. Insomma, è proprio vero quello che ha scritto Jerry Saltz per annunciare la vincita del premio Pulitzer: «Chiusa una porta, si apre un portone!».
KATHARINA GROSSE - Germania
Al -3 di uno dei mall più lussuosi di Shanghai c’è il chi K11 Art Museum: 1.500 mq2 di superficie bianca rivestita
da un arcobaleno di spruzzi di vernice. È Mumbling Mud, la personale orientale di Katharina Grosse, che investe con il colore ambienti urbani e privati ricostruiti ispirandosi al mondo al piano +3.
MATILDE CASSANI - Italia
Grazie a Manifesta 12, Palermo è diventata l’ombelico dell’arte e cultura internazionale. In uno scenario contraddittorio e pieno di contaminazioni, Matilde Cassani ha presentato Tutto, uno spettacolo pirotecnico diurno, commovente e malinconico, che ha sottolineato come la celebrazione sia un ottimo strumento per descrivere realtà politiche, sociali e culturali.
BANKSY - Gran Bretagna
Di sicuro non ha bisogno di presentazioni, i suoi graffiti stanno facendo la storia e tutti ne riconoscono il tratto, nonostante non abbia mai svelato il suo volto. Banksy è un artista controverso: non autorizza le mostre che gli dedicano e la sua opera che ritrae una bambina con un palloncino rosso a forma di cuore si è autodistrutta nel momento esatto in cui è stata battuta all’asta da Sotheby’s. Le sue opere, d’altronde, non appartengono a nessuno. Solo alla strada.
CHEUNG LEONG - Cina
Oggi l’ex quartier generale di polizia e il carcere Victoria di Hong Kong, insieme a due nuovi blocchi progettati da Herzog & de Meuron, sono il centro nevralgico dell’offerta culturale della megalopoli cinese. Gli edifici del XIX secolo sono stati recuperati, mantenendo intatte tutte le caratteristiche, grazie al supporto del Jockey Club presieduto dal Direttore esecutivo Cheung Leong.
SNARKITECTURE - Stati Uniti
Da The Beach, un’installazione interattiva di sfere di plastica (per adulti e bambini), alla costruzione di binari intrecciati e sospesi di Loop per COS, l’eclettico studio fondato da Daniel Arsham, Alex Mustonen e Ben Porto (socio dal 2014) progetta interni, prodotti e allestimenti temporenei sempre sorprendenti. Un percorso in continua crescita raccontato nelle pagine di Snarkitecture, prima monografia dello studio newyorkese pubblicata da Phaidon.
STEFANO MANCUSO, CARSTEN HÖLLER - Italia, Germania
A metà tra l’arte e la scienza, lo scopo di The Florence Experiment è lasciarsi cadere in uno scivolo di Carsten Höller, per un’altezza di 20 metri e con in mano una piantina di fagioli. Una volta a terra, un’equipe di scienziati capitanata da Stefano Mancuso, analizza come le emozioni vissute dal visitatore durante la caduta abbiano alterato alcuni parametri della piantina.
CURATORI ILLUMINATI
Punti di vista inediti per chiarire le problematiche sociali e climatiche attraverso il mondo del progetto.
PAOLA ANTONELLI
XXII Esposizione Internazionale, Broken Nature: Design Takes on Human Survival, Milano.
CARLO RATTI
(con Meng Jianmin e Fabio Ca- vallucci) Urban Space + Techno- logical Innovation, Shenzhen.
INTERROBANG
(con Phineas Harper e Cecilie Sachs Olsen) OAT Oslo Triennale, The Architecture of Degrowth.
NOT TO BE MISSED IN 2019
Dall’arte al food alla periferia, tre mostre che analizzano il presente per prevedere il futuro.
GUGGENHEIM NY
Countryside: Future of the World, secondo OMA la campagna ha sorpassato la città.
WHITECHAPEL
Is this Tomorrow? Dieci gruppi di artisti per esplorare e immaginare il domani.
V&A
Bigger than the Plate, riflette su un futuro alimentare più sostenibile, giusto e delizioso.
Interior
Installazioni,allestimenti,scenografia:il progetto d’interni nelle sue tante dimensioni.
VIRGIL ABLOH - Stati Uniti
Durante un assolato pomeriggio parigino, Virgil Abloh ha fatto il suo debutto con la maison francese Louis Vuitton. Il tema della sfilata è stato la scala dei colori: il catwalk, che ha attraversato i giardini del Palais Royal, e le sedute per
gli ospiti erano dipinte da una lunga (e instagrammatissima) sfumatura arcobaleno. A calcare questo etereo palcoscenico alcuni amici dello stilista in look monocromo.
ALBERTO CAIOLA - Italia
Italiano a Shanghai, costruisce attraverso l’architettura nuove esperienze emozionali all’interno degli spazi contemporanei dedicati a retail e hospitality. Harbook, bookshop/café/ showroom, è uno spazio ibrido, che mescola stilemi classici, rimandi radical, superfici metal e fluo, e l’enigma dei paesaggi metafisici di De Chirico.
GUILLERMO SANTOMÀ - Spagna
A metà tra architettura e design, decostruisce i paradigmi del progetto, ristabilendo un proprio linguaggio, che sia un interno, un’installazione (Paris Sale a Manger) o un arredo (Miami Coach). Un approccio multidisciplinare svelato nella sua prima personale al Museo Cerralbo di Madrid.
LEOPOLD BANCHINI - Svizzera
La sua ricerca sulla forma dello spazio intreccia storia, tradizione vernacolare e cultura contemporanea, senza configurazioni precostituite né limiti di scala. Ci sono il cinema di Tati e le utopie di Superstudio nel progetto 3-8 per il Centre Pompidou: il luogo dedicato alle attività educative dell’École pro diventa un microcosmo in movimento, trasformabile – secondo le esigenze – in aula, piccola lounge, cucina, perfino giardino. Un diaframma di pannelli segna il passaggio di stato da spazio attrezzato a opera d’arte 2D, invitando a riflettere sul rapporto tra apparenza e realtà.
SPACE 10 - Danimarca
Il laboratorio di ricerca Space 10 promuove e sviluppa esperimenti e ricerche capaci di stimolare il pensiero sugli attuali cambiamenti sociali ed economici, come la crescente mancanza di alloggi a prezzi accessibili o la solitudine. One Shared House 2030, sviluppato dal hub olandese con Anton & Irene, è un questionario online che chiede agli utenti quali beni e servizi siano necessari per una casa costruita nel futuro.
LINDA BERGROTH - Finlandia
Lei è architetto, interior e industrial designer, e il suo pop-up Zero Waste Bistro, aperto in occasione di WantedDesign Manhattan, ha servito ottimi cibi di scarto, su un tavolo realizzato con plastiche post-industriali, in uno spazio costruito con pannelli di Tetra Pak recuperato. Un’esperienza da ri-utilizzare.
BETHAN LAURA WOOD - Gran Bretagna
La Maison Perrier-Jouët ha scelto l’esuberante designer britannica per progettare gli spazi dove degustare champagne durante lo scorso Design Miami/. HyperNature è un angolo surreale all’interno
della fiera: petali in plexiglass multicolore cadono da grandi alberi in legno curvato, creando un gioco di materiali, colori ed emozioni. A sottolineare le sfumature e la storia del celebre champagne.
ANDRA MATIN - Indonesia
Materiali puri e volumi articolati e rigorosi, aperti alla luce e all’aria. Gli elementi che caratterizzano il dialetto progettuale di Andra Matin si ritrovano nel suo padiglione Elevation per la Biennale di Venezia: un percorso ascensionale, insieme esperienza fisica e cammino di conoscenza del linguaggio vernacolare indonesiano.
DAVID THULSTRUP - Danimarca
Dosando luce, geometria e materia David Thulstrup crea spazi intensi e vitali; scenografie rigorose, in cui i contrasti (presenti) sono misurati con sapienza. Come nel TABLEAU di Julius Værnes Iversen, a Copenhagen: un flower shop concepito come una galleria, in cui le creazioni floreali sono opere d’arte. Una composizione di colori vividi (il blu elettrico, il rosa shocking) e materiali (dal terrazzo al vetro, alla pietra di Bornholm) incorniciata e riscaldata da pareti di cemento grezzo e mattoni a vista.
ANNE HOLTROP - Paesi Bassi
La “gestualità materica” di Anne Holtrop si legge a tutte le scale: dalle architetture, agli arredi (Barbar Series per Maniera gallery), fino agli interni. Per lo showroom Margiela, ha materializzato le idee delle collezioni di John Galliano con forme architettoniche di gesso che, come fodere, avvolgono le colonne grezze del nuovo spazio della maison.
RESTYLING
Tre progetti d’interni che hanno cambiato veste agli showroom (milanesi) del design italiano.
CALVI BRAMBILLA
Per antoniolupi hanno ribaltato la concezione di showroom, con un susseguirsi di microambienti.
PATRICIA URQUIOLA
Ha ampliato lo storico negozio Cassina con nuovi spazi proiettati al futuro.
FRANCESCO LIBRIZZI
Con un gioco di riflessi e colori ha esteso le potenzialità dello showroom FontanaArte.
STAGE DESIGNER
I palchi e gli show più spettacolari di star internazionali sono disegnati da loro.
ES DEVLIN
Per Kanye West ha progettato una raffinata macchina scenica che coinvolge tutto il pubblico.
WILLO PERRON
È suo il palco “tridimensionale”, grazie a un gioco di prospettiva e scala, dell’energetico Drake.
RIC LIPSON
L’On The Run II Tour di Beyoncé e Jay–Z è frutto della collaborazione con il fondatore di Stufish.
Mobility
Il movimento, in ogni sua forma: dai passi di danza ai viaggi di dati, alle missioni lunari.
BARAONA POHL, OTERO VERZIER, SHOSHAN El Salvador, Spagna / Spain, Israele / Israel
Tre curatori e ricercatori internazionali hanno unito i loro background multidisciplinari per analizzare
il rapporto tra gli aspetti tecnologici dei droni, le loro implicazioni culturali e le diverse forme di sorveglianza e violenza nel primo volume (Drone) di una serie dedicata alla relazione tra architettura e sicurezza.
AUDREY LEFORT, THIBAULT HALM - Francia
È 100% made in France la e-bike dal design ispirato a un progetto degli anni 40 di Jean Prouvé. Un mix di artigianato e tecnologia, Coleen ha un telaio in fibra di carbonio, buone prestazioni anche per lunghe passeggiate ed è smart; un’app consente di accenderla, geolocalizzarla, gestire tragitti e statistiche. E proteggerla dai furti.
KERRY DAVID - Stati Uniti
Solo 90 secondi di meravigliose riprese aeree – sulle note di Ezio Bosso – per un documentario che va dritto al punto: l’impiego dei droni nella sorveglianza delle specie animali può assicurare l’incremento dell’80% delle loro possibilità di sopravvivenza. A Guardian, per la regia di Sam Coleman, è un’iniziativa della charity Over and Above Africa (fondata da David), che da anni combatte bracconaggio e massacri.
ALIBABA CITY BRAIN - Cina
Ognuno di noi produce e condivide ogni giorno dati sensibili. E ognuno di noi conosce Alibaba. Qual è il nesso tra le due verità? Il progetto del colosso del retail cinese di raccogliere tutte le informazioni sullo spazio in cui viviamo in una piat- taforma cloud computing con lo scopo di usarle per implementare i servizi al cittadino. A partire dal controllo e decongestionamento del traffico.
CNSA - Cina
È cinese (China National Space Administration) la prima sonda atterrata sulla faccia nascosta della Luna. La missione: analizzarne topografia e composizione chimica e avviare il primo esperimento di coltivazione mai tentato. Con Chang’e-4, infatti, ha allunato anche una mini-bio- sfera, con semi di cotone, patata, colza, una pianta arabetta, uova di moscerino e lieviti.
LÉO WALK - Francia
La danza è la sua espressione naturale. I suoi movimenti annullano la gravità, il corpo è pura armonia, lo spazio vibra delle sue coreografie ipnotiche e viscerali. Seguitissimo sui social, Léo inspira generazioni di giovani; è apparso in video musicali e in spot pubblicitari di marchi di beauty e fashion (lui stesso ha fondato un marchio streetwear). Ha solo 25 anni e sentiremo molto parlare di lui.
JOHN MOORE - Stati Uniti
Per 10 anni ha viaggiato in America Centrale e lungo tutto il confine meridionale degli Stati Uniti, raccontando per immagini la paura e la disperazione delle comunità e raccogliendo testimonianze sullo shock dei raid dell’ICE e delle deportazioni di massa. Oggi il suo libro Undocumented: The Immigration and the Militarization of the US-Mexico Border costituisce la raccolta di documenti più completa e onesta sul tema dell’immigrazione in Messico. Il fotografo Pulitzer John Moore ha ricevuto molti premi per i suoi reportage in Pakistan, Asia, Africa.
NIO - Cina
Suv sicuri (ES6 è l’ultimo lanciato), ad alte prestazioni e supertecnologici, con assistenza alla guida e il primo sistema integrato di AI a comando vocale (che rilascia anche una fresca fragranza quando percepisce la stanchezza al volante). E ovviamente elettrici. Viene da Shanghai la startup globale che punta sulle energie pulite per la mobilità del futuro.
MIGRANT JOURNAL - Regno Unito
Un progetto in 6 volumi per parlare di migrazione in tutte le sue forme (e senza pregiudizi): dalla diaspora dei rifugiati siriani, alle Micro Odissee di batteri e plastiche oceaniche (tema dell’ultimo numero) alle implicazioni culturali di ogni viaggio (Foreign Agents sarà il prossimo titolo). È edito da Justinien Tribillon, Michaela Büsse e Dámaso Randulfe e co-edito da Isabel Seiffert e Christoph Miler/Offshore Studio.
MAAS GLOBAL - Finlandia
Oltre all’iF Design Award e il podio tra le mobility startup più innovative d’Europa, la app Whim, elaborata dalla giovane società di Helsinki MaaS Global, festeggia nel 2018 anche i 1.000.000 viaggi completati mettendo a disposizione mezzi pubblici, taxi, biciclette e auto a noleggio, da scegliere all’occorrenza sul proprio smartphone, per muoversi in città in modo semplice, efficiente e sostenibile. Senza dover possedere un’auto.
CITY TOUR 2019
Le mete da non perdere. Giro del mondo in tre tappe. Tra passato da rivalutare e futuro da costruire.
MATERA
La Capitale Europea della Cultura, Patrimonio Mondiale Unesco, promette 48 settimane dedicate ad arte e condivisione.
TORONTO
Nuove architetture e iniziative per la città che vuole guadagnarsi il primato di laboratorio smart e hi-tech.
SHENZHEN
La svolta sostenibile dei trasporti pubblici, una biennale di architet- tura e urbanistica, lo sport. La città Unesco del design si accende.
Visual Communication
Dalla fotografia alla campagna adv, la comunicazione diventa esperienza.
STUDIO TEMP - Italia
Guido Gregorio Daminelli, Fausto Giliberti e Marco Fasolini, dal cuore di Bergamo, dove curano la nuova immagine coordinata del museo di arte contemporanea GAMeC, del MAN di Nuoro e molto altro, sono approdati ai catwalk parigini. Virgil Abloh li ha scelti per disegnare e curare la grafica (dagli inviti e segnaposto alle magliette e guanti) della sua recente collaborazione con Louis Vuitton. In tutto ciò non poteva mancare il progetto per il sito personale del fashion designer americano. Anche quello by Temp!
ONKA ALLMAYER-BECK - Austria
Le sue illustrazioni hanno arricchito alcune collezioni di Giorgio Armani, mentre le sue ceramiche sono state esposte al m.a.x. e in Triennale di Milano. È proprio con la manipolazione della terracotta che Onka Allmayer-Beck esprime il suo spirito onirico, creando bizzarre forme, a cui manca solo la parola.
U–P - Australia
Cosa succede se i parametri convenzionali dei noti sistemi di misurazione vengono ridefiniti? Semplice, nasce una nuova unità di misura capace di creare un insolito linguaggio spaziale e visivo. È il progetto di ricerca Unit of Measure di U-P-P-E-R (alter ego dello studio U–P), che utilizza come nuova unità per misurare spazi e dimensioni della città di Melbourne, una palla da basket moltiplicata o ridotta in base alle esigenze.
HYPHEN - LABS - Stati Uniti, Spagna
Dopo aver indossato gli AR glasses, si entra in un “laboratorio di neurocosmetologia” dove alcune donne di colore,
al posto delle tipiche treccine afro, dotano i clienti di elettrodi transcranici che permettono di accedere a un tempio digitale surreale che fonde il fisico con il digitale. È il futuro immaginato da Hyphen-Labs in Neu-rospeculative AfroFeminism, progetto che sfida le convenzioni sociali.
SAGMEISTER & WALSH - Stati Uniti
Divisa in sei aree, la mostra Beauty al MAK di Vienna, raccolta nell’omonimo libro appena pubblicato, prova a contrastare la demistificazione del concetto di bellezza che si è sviluppata negli ultimi decenni nel mondo del progetto. Attraverso un percorso sensoriale, i graphic designer, Stefan Sagmeister e Jessica Walsh, dimostrano come la bellezza sia un aspetto chiave e funzionale per un design accattivante.
DHO STUDIOS - Stati Uniti
Una voce fuori campo chiede a un uomo con barba e passaporto americano: «Ti piacciono tequila e burritos?», «Sì!»; «Ti piace il Messico?», «Assolutamente no!». Il video di DHO Studios, attraverso una serie di interviste e grafici, lancia la campagna promozionale DNA discounts della compagnia Aeroméxico: uno sconto sul biglietto aereo pari alla percentuale di origine messicana presente nel dna dei clienti. L’uomo con la barba avrà diritto a una riduzione del 54,4%.
INOCUO THE SIGN - Spagna
La vita è come un’autostrada: rettilinea rifugge dalla maglia urbana per addentrarsi in uno sconosciuto paesaggio naturale che riserva però curve pericolose, discese e salite. E poi prosegue, in un susseguirsi di suggestive immagini a volo di uccello di territori molto diversi tra loro. Solo alla fine capiamo che non è la nostra vita, ma la campagna adv per l’automobile Cupra. Diretta dallo studio Inocuo The Sign.
RYAN COOGLER - Stati Uniti
Black Panther è ambientato in un paese africano immaginario, dove architetture di fango si mescolano a edifici avveniristici alla Hadid. Il risultato, grazie al lavoro del regista Ryan Coogler e della costumista Ruth Carter, è una vibrante estetica afro-futurista del tutto insolita.
PRACTISE - Gran Bretagna
Arrivato ormai alla terza edizione, Flat Out è diventato un punto di riferimento per grafici e architetti. Fondato dalla teorica e critica di architettura Penelope Dean, diretto e disegnato da James Goggin e Shan James dello studio di graphic design Practise, questa rivista indipendente mette in scena molteplici generi di critica architettonica – saggi, esposizioni, memorie, lettere, pitch, illustrazioni, conversazioni, vignette e polemiche – ogni volta trattati in maniera differente da illustratori e artisti internazionali con vere e proprie piccole “opere” da collezionare.
OLIVER WAINWRIGHT - Gran Bretagna
Il giornalista e fotografo per The Guardian, nel libro Inside North Korea ha raccolto circa 300 fotografie, per documentare lo sviluppo di Pyongyang che, con le sue architetture monumentali e interni desolati dai colori pastello, incarna alla perfezione l’ideologia comunista di stampo coreano.
ON NEWSSTANDS
Riviste dal linguaggio visivo rinnovato o appena nate, per raccontare storie uniche.
LINK – IDEE PER LA TV
Un numero dedicato ai flop e fallimenti dell’industria creativa, in una nuova veste grafica.
MOLD
La rivista che indaga il futuro dell’alimentazione con una tipografia disegnata ad hoc.
PERIMETRO
Un archivio fotografico online che ogni mese viene stampato su diverse tipologie di carta.
High Tech & Innovation
Biofabbricazione, intelligenza artificiale e sostenibilità. Il futuro, da salvaguardare.
INE GEVERS - Paesi Bassi
I robot ci danno cura, amore, sesso; potenziano le nostre capacità e ci garantiscono più possibilità di sopravvivenza. Ma questo è un arricchimento o un inaridimento? L’uomo sa (ancora) amare? E le macchine? La mostra Robot Love (Campina Milk Factory Eindhoven, a cura di Ine Gevers) ha risposto a queste domande attraverso i lavori di 60 artisti internazionali.
THE OCEAN CLEANUP - Paesi Bassi
Misura 1,6 milioni di km2 e sta crescendo esponenzialmente. L’isola di plastica, tra California e Hawaii, minaccia ambiente, salute ed economia e l’organizzazione non profit fondata dal 25enne Boyan Slat si è posta l’obiettivo di ridurla del 50% nei prossimi 5 anni grazie a tecnologici sistemi galleggianti che raccolgono passivamente i rifiuti, per poi riciclarli. Il primo System 001 è partito da San Francisco lo scorso settembre.
DANIEL FREY - Stati Uniti
Terremoti o guerre sono eventi che hanno bisogno di trattamenti medici tempestivi, ma non sempre è possibile medicare i pazienti in ambienti sterili. Il Direttore della facoltà D-Lab del MIT ha inventato SurgiBox, una sala sterile portatile che all’occorrenza si gonfia e, avvolgendo il corpo del paziente, permette operazioni senza il rischio di contaminazioni.
EBRU KURBAK - Turchia
I progetti di ricerca della designer/artista turca, di stanza a Vienna, Kurbak usano le potenzialità della tecnologia per analizzare società, storia, politica. Ne è un esempio Stitching Worlds (un progetto collettivo, condotto all’interno della University of Applied Arts Vienna), in cui metodi di tessitura artigianale vengono impiegati per produrre componenti elettronici e device. Intrecciando (o meglio cucendo) saperi antichi e nuove frontiere.
NATSAI AUDREY CHIEZA - Zimbabwe
Ibridando biologia, tecnologia e design etico e sostenibile, il laboratorio londinese fondato da Natsai Audrey Chieza Faber Futures sviluppa metodi di biofabbricazione in favore di un’economia circolare. Come l’utilizzo di pigmenti secreti da batteri Streptomyces coelicolor per colorare i tessuti con meno acqua e senza sostanze chimiche rispetto ai normali processi industriali. La vedremo al Centre Pompidou e alla Cooper Hewitt Design Triennial.
STÉPHANIE CHALTIEL - Francia
Realizzare case in terra cruda non è una novità, ma farlo rivisitando i principi del calcestruzzo spruzzato da droni con diffusori spray, lo è di sicuro. È il progetto dell’architetto Stéphanie Chaltiel, che prevede l’applicazione di strati di malta non cementizia, fango o argilla, su un’ossatura leggera. Presentata all’ultimo London Design Festival, questa innovativa cupola geodetica prevede di diventare un sistema costruttivo tra i più utilizzati, da montare in soli 15 minuti (asciugatura del fango compresa).
MEAN - Emirati Arabi Uniti
Digital manufacturing, 3D modelling, generative design, computational simulation: gli strumenti per offrire soluzioni innovative e funzionali alle esigenze mutevoli e complesse della contemporaneità derivano dall’integrazione di architettura e tecnologia. Ne sono certi i professionisti del collettivo Middle East Architecture Network, che per la società dei trasporti di Dubai RTA hanno elaborato Sadaf, una pensilina stampata in 3D, durevole ed efficiente, costituita da pezzi unici assemblati e ispirata alle volute dei gusci di conchiglia.
JAMES LONGCROFT - Gran Bretagna
Sono milioni le plastiche che ogni giorno vanno
a finire in mare. Una soluzione per evitare questo disastro ambientale l’ha trovata James Longcroft. Ch2oose Water è una bottiglia in carta riciclata e biodegradabile. E su Indiegogo ha raccolto più di 40.000 sterline per avviare la produzione.
JIM AJIOKA, ORR YARKONI - Gran Bretagna
I due biologi fondatori di Colorfix, startup che vanta la collaborazione con Stella Mc-Cartney, attraverso l’estrazione di dna da elementi naturali e microrganismi hanno rivoluzionato il processo di tintura naturale, aiutando l’industria tessile a ridurre drasticamente l’impatto ambientale.
THOMAS GARRISON - Stati Uniti
L’archeologo dell’Ithaca College ha identificato, tra la fitta vegetazione della giungla del Guatemala, i resti di oltre 60.000 case, strade sopraelevate e altre costruzioni della popolazione Maya. Una scoperta avvenuta grazie al sofisticato sistema LiDar che ha rimosso la vegetazione dalle immagini aeree della zona.
FACILITIES
Tre app da tenere a portata di mano per ovviare ai piccoli problemi della vita quotidiana.
TAPMEASURE
Se manca il metro, adesso c’è lo smartphone: basta spostarlo lungo la superficie da misurare.
WALABOT DIY
Applicando un accessorio è possibile vedere e controllare le tubature attaverso i muri.
STREEM PRO
Ricevere assistenza da professionisti anche a km di distanza, grazie a una diretta streaming.